LA MANUTENZIONE DELLA STRUMENTAZIONE ROTANTE: COME ALLUNGARE LA VITA DI MANIPOLI, CONTRANGOLI E TURBINE DENTALI.
Come effettuare la pulizia, la lubrificazione e la sterilizzazione degli strumenti per garantirne un funzionamento ottimale nel tempo.
Per trattare l’argomento si rende indispensabile partire dal punto di vista del dentista e dello studio odontoiatrico:
Non è infrequente che gli odontoiatri o il personale dello studio ci contattino per comunicare di avere bisogno di assistenza per strumenti che, seppur acquistati o riparati di recente, presentano problemi di vario tipo:
- il contrangolo/manipolo si surriscalda
- I contrangoli e le turbine dentali vibrano eccessivamente, fischiano o fanno rumore
- La fresa non gira o non si estrae
- Lo stringifresa non trattiene o perde la fresa
Nella maggior parte dei casi, dietro a ciascuno di questi difetti si nasconde una errata o insufficiente manutenzione della strumentazione.
Entriamo nel dettaglio e cerchiamo di individuarne la ragioni:
Per iniziare è importante capire come siano fatti all’interno un manipolo, un contrangolo e una turbina. Prendiamo ad esempio un contrangolo moltiplicatore anello rosso:
Dopo aver ispezionato l'immagine, comprendere il perché una corretta e puntuale manutenzione siano davvero importanti è decisamente più evidente. Basti pensare al numero delle componenti, alle loro esigue dimensioni e al limitato spazio in cui si intersecano e connettono all’interno del corpo dello strumento.
Ogni piccola parte deve funzionare alla perfezione ed in completa sinergia con le altre; al minimo squilibrio di una corrisponderebbe necessariamente il malfunzionamento e il danneggiamento delle altre.
Come può la manutenzione prevenire questi danni?
Le criticità che presentano gli strumenti non sono determinate soltanto dalla qualità delle componenti meccaniche, ma dipendono anche dal mantenimento dei delicati equilibri che le governano.
L’importanza di eseguire con la giusta frequenza e con le corrette modalità le procedure di pulizia e lubrificazione viene spesso sottovalutata. Ma se ti dicessimo che rispettare questa routine potrebbe addirittura quadruplicare il tempo di vita dei tuoi strumenti?
Vediamo, praticamente, quante volte si devono pulire e lubrificare turbine contrangoli e manipoli:
La pulizia → deve essere eseguita dopo ogni utilizzo e serve ad eliminare i residui biologici, le tracce di disinfettanti, di soluzioni salina, di calcare e gli eccessi di olio. La rimozione dello sporco non risponde solamente a norme igieniche, ma serve ad impedire che i residui interni allo strumento si “cuociano” e solidifichino durante la fase della sterilizzazione in autoclave, causando l’ostruzione o il bloccaggio delle componenti.
La lubrificazione → deve essere eseguita dopo ogni utilizzo e ha un’azione ambivalente: serve a preservare dall’usura le componenti interne, consentendone un movimento fluido e preciso, ma anche ad espellere la sporcizia che si è accumulata all’interno dello strumento durante l’utilizzo, grazie anche all’azione dello spray.
Mai sottovalutare l’importanza della lubrificazione, specialmente prima della sterilizzazione in autoclave, perché l’azione del calore e del vapore acqueo contribuiscono a ad asciugare gli strumenti.
L’assenza o scarsità di olio provocherebbero un attrito anomalo e il grippaggio degli ingranaggi, causando danni al rotore, corrosione dei cuscinetti, rottura dei denti degli ingranaggi, bloccaggio della fresa, surriscaldamento, vibrazione e rumore anomali.
In cosa consistono le procedure di manutenzione?
Per eseguire una corretta manutenzione è necessario procedere alla pulizia, alla sanificazione, alla lubrificazione e alla sterilizzazione.
Di seguito vi illustriamo i 4 passaggi fondamentali:
- Disinfezione e pulizia della parte esterna dello strumento:
Rimuovere le frese. Quindi strofinare una salvietta disinfettante su tutta la superficie dello strumento o, in alternativa, spruzzare un apposito prodotto disinfettante su un panno morbido e asciutto e procedere alla pulizia avendo cura di non superare i tempi di azione indicati dal produttore.
Importantissimo: usare solo prodotti adatti allo scopo, non disinfettanti generici, e MAI nebulizzare il disinfettante direttamente sui manipoli. Il prodotto penetrerebbe all’interno dello strumento danneggiandone le componenti e facendole ossidare (come vedremo nel prossimo articolo).
Procedere quindi alla pulizia con acqua tiepida, non calda, o con acqua demineralizzata, usando una spazzolina delicata.
Dopo il lavaggio procedere ad una accurata asciugatura, soffiando aria compressa e usando un panno morbido e asciutto
L’asciugatura non è opzionale e previene la formazione di residui calcarei che potrebbero danneggiare lo strumento e la formazione di antiestetiche macchie.
- Disinfezione e pulizia della parte interna dello strumento:
Per eseguire questa procedura è necessario l’utilizzo di appositi prodotti . Anche in questo caso da applicare dopo ogni utilizzo.
Generalmente gli articoli disponibili sono 2: un detergente decontaminante dedicato alla disinfezione e alla pulizia e uno spray che consente di effettuare un risciacquo per eliminare ogni residuo o detergente.
Il primo prodotto deve essere usato solo all'esterno, mentre lo spray deve essere erogato all’interno del corpo dello strumento, nel punto di innesto all’attacco rapido, tenendo premuto l’erogatore per circa 2 secondi.
Allo stesso modo, si deve procedere anche alla pulizia della pinza del rotore, usando anche in questo caso l’apposito adattatore.
Importante: gli strumenti non devono rimanere a bagno in soluzioni detergenti o decalcificanti. E’ necessario seguire scrupolosamente le indicazioni del produttore ed evitare che vengano danneggiati dal contatto, per tempi prolungati, con detergenti.
Altra procedura da eseguire con cautela è quella relativa alla pulizia dei forellini dello spray sulla testa dei manipoli. Per consentire una corretta erogazione di acqua e aria è necessario eseguire una pulizia a cadenza settimanale con l’apposito specillo che si trova in dotazione allo strumento al momento dell’acquisto. Se non presente è possibile usare anche uno strumento di pari caratteristiche, purché non sia seghettato. Ci raccomandiamo di non esercitare una forza eccessiva e di non piegare troppo lo specillo, altrimenti si rischia di romperne la punta all’interno dei forellini.
- Lubrificazione:
Il lubrificante deve essere applicato nel corpo dello strumento e anche nella pinza del rotore.
Per l’applicazione è necessario usare l’apposito adattatore che consente di erogare in maniera corretta ed efficace. Ogni turbina, contrangolo o manipolo è dotato di uno specifico attacco e l’erogatore deve essere appropriato. Lo stesso vale per l’adattatore necessario ad erogare il lubrificante nella pinza del rotore.
La quantità di olio da applicare deve essere adeguata, generalmente un’erogazione di 1 o 2 secondi è sufficiente. Se è vero che la mancanza di lubrificazione danneggia gli strumenti, è altrettanto vero che sovraccaricarli di olio e usarli senza prima averli fatti drenare può impastare gli ingranaggi interni. La quantità di lubrificante è quindi un fattore importante da tenere in considerazione.
Gli eccessi di olio devono essere drenati posizionando gli strumenti negli appositi contenitori, generalmente con la testa rivolta verso il basso. Al termine di questa procedura sarà necessario azionare lo strumento a bassa velocità per 10/20 secondi ed eliminare ogni traccia superflua di lubrificante.
- Sterilizzazione:
L’ultimo dei passaggi per completare la preparazione degli strumenti è la sterilizzazione. Ciascuno strumento deve essere imbustato separatamente e inserito in autoclave per essere sottoposto al corretto trattamento.
L’efficacia della procedura dipende dall’azione del calore e del vapore. Anche in questo caso è importante verificare che l’autoclave funzioni correttamente. Qualora il vapore non penetrasse efficacemente, o non venisse fatta una corretta asciugatura, questo non soltanto invaliderebbe l’efficacia della sterilizzazione, ma causerebbe il ristagno di acqua all’interno degli strumenti, provocandone l’ossidazione.
ATTENZIONE:
Nessuno strumento deve essere inserito in autoclave attaccato al cordone o connesso ad altri strumenti: come già detto, tutte le componenti devono essere separate e imbustate autonomamente.
I micromotori devono essere inseriti senza il tappo, per lasciare liberi gli spurghi dell'aria.
Non lasciare mai gli strumenti in autoclave dopo il termine del ciclo: si andrebbe a formare della nuova condensa nello strumento.
Consulta la sezione dedicata ai manuali del nostro sito. Tra le infografiche potrai trovare la scheda dedicata alla manutenzione degli strumenti. Stampala per il tuo studio.